Vino Millesimato: il Vino dall’Età Certa
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Ogni vino racconta una storia, ha una sua terra d’origine e una tradizione alla quale richiamarsi. Ma ci sono alcuni vini che hanno addirittura una carta d’identità e una loro certificazione anagrafica chiara; potremmo dire: con un’età certa. Questi sono i vini millesimati.
Il millesimo, d’altra parte, è proprio l’annata precisa in cui qualcuno o, come in questo caso, qualcosa ha visto la luce.
La data alla quale ci si riferisce nel vino millesimato è l’anno in cui l’uva con la quale è stato fatto quel vino è stata raccolta e riguarda in particolar modo due tipologie di vino: lo champagne francese, da cui la parola stessa “millesimato” ha avuto origine, e lo spumante italiano, in particolare il prosecco.
Va da sé che un vino millesimato porta con sé anche un valore intrinseco derivato proprio dall’annata che, a seconda della tipologia dei vini, indicherà l’invecchiamento che solitamente conferisce maggior valore alla bottiglia e al prodotto. Ed è di fatto una specie di piccola rarità o per meglio dire una sorta di “preziosismo” enologico.
Nella maggior parte dei casi, infatti, capita che nella produzione anche dello stesso champagne o del prosecco si utilizzino uve di annate miste proprio perché in ogni caso l’obiettivo principale delle cantine resta chiaramente quello di mantenere un livello qualitativo che sia costante. Questi sono i cosiddetti vini cuvée.
Vino Millesimato: Tradizione che Nasce nella Regione dello Champagne
Tornando al millesimato. C’è da sapere che il concetto stesso, oltre alla parola, affondano le loro radici nella cultura enologica d’oltralpe, precisamente nella regione dello Champagne.
In tal senso è bene considerare che siamo già in una zona dell’Europa più a nord rispetto al bacino del Mediterraneo con la conseguenza naturale di estati meno calde e inverni più freddi. Caratteristiche che inevitabilmente incidono sui processi di maturazione delle uve. Ed è proprio per la sintesi di tutte queste ragioni che uno Champagne millesimato acquisisce un livello di rarità tanto particolare.
Il disciplinare in tal senso ha messo come paletto una percentuale: l’85%. Questa è la quantità minima di uva dello stesso anno a dover essere utilizzata nella produzione del vino che vorrà ambire ad essere etichettato come “millesimato”.
Differenza tra Vino Millesimato e Cuvèe
È dunque abbastanza chiaro e non è sbagliato dire che il vino cuvèe rappresenti un po’ il concetto opposto rispetto al millesimato. Non si cada però nell’errore concettuale che ci induca a pensare ai vini cuvèe come un subalterno di minor valore rispetto ai millesimati. Come detto, infatti, nascono da condizioni e concezioni antipodiche legate tuttavia anche a necessità dettate dal clima. Nel corso dei decenni, tuttavia, i vini cuvèe cioè con uve conservate in botti “cupe” (origine latina del termine), sono diventati a loro volta assolute eccellenze in quanto testimoni vivi di quella che si può definire al pari di una “miscela perfetta” di uve provenienti da vigneti e stagioni differenti.
Caso Particolare: il Prosecco Italiano
Abbiamo dunque inteso quali sono le differenze principali tra le due particolari etichettature. In tal senso è bene concentrare l’attenzione su un prodotto in particolare, eccellenza legata al nordest italiano, tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. Parliamo naturalmente del Prosecco, che in Gotto d’oro, troviamo come Prosecco Doc Extra Dry Treviso in bottiglie da 0,75.
Il Prosecco, in tal senso, è un vino che viene prodotto generalmente con uve giovani. Quindi sebbene il Prosecco “millesimato” possa essere dato da un lato quasi per scontato, dall’altro c’è da dire (ed è il caso del Prosecco Gotto d’oro) si tratta anche in questo caso di una rarità.
Perché l’etichettatura specifica di “prosecco millesimato” viene di fatto conferita solo a quelle annate nelle quali le uve glera, tralcio tipico alla base della produzione del prosecco, risultino essere di qualità realmente eccezionale giudicata tale dalla complessità aromatica capace di rendere più persistente il gusto del vino che grazie al suo carattere leggero, è divenuto il complice immancabile di ogni aperitivo che si rispetti.