Roma Doc: calici di gusto, semplicità ed eleganza nel nome della città eterna

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Tutte le vigne portano a Roma proprio come tutte le strade? In assoluto no.

A meno che non si parli di Gotto d’oro da tutti conosciuto, da oltre 75 anni, come il vino di Roma.

Parliamo infatti della cantina crocevia tra le principali direttrici attorno alla Capitale. Una posizione strategica che nei decenni ha raccontato Storia e storie impresse magicamente nei colori e nei sapori delle sue produzioni. Pronte a regalare bottiglie e calici che ogni giorno di più riescono ad affascinare e ammaliare palati d’elite, attenti conoscitori come pure giovani dal tratto pop.

Vini Romani dalla costa ai colli

Così in questo fragrante incrocio di orizzonti e tralci che attraversano i territori laziali nella fascia centrale che va dai territori litoranei, alla Sabina romana, passando per tutti i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana, in provincia di Roma prendono vita ogni giorno le più ricercate e godibili degustazioni che si mesciano nei calici sotto la nobile etichetta di Roma Doc.

L’eleganza di Roma in bottiglia

Entrando nei freschi spazi della cantina, attorno all’elegante Salotto del Vino presente nell’esposizione boutique che accoglie il fortunato visitatore della cantina Gotto d’oro, rintracciamo subito il Roma Doc nelle due qualità bianco e rosso nella elegantissima linea Settantacinque75. Una scelta di produzione, nata in occasione del settantacinquesimo anniversario della fondazione della Gotto d’oro, che di giorno in giorno si rafforza nella convinzione e nella volontà di accoppiare, con sempre maggiore sentimento e consapevolezza, la grande tradizione dei vini di Roma e del Lazio, particolarità connaturata alla cantina di via del Divino Amore, e la prospettiva futura, attraverso la conquista di una fascia di clientela più giovane, vivace e cultrice del buon vivere.

Roma Doc Bianco: incrocio perfetto tra Roma e i Castelli

Il simbolo in tal senso, senza togliere lo scettro al Frascati che è di casa, ma offrendo dei punti di gusto più particolari, verrebbe da dire proprio capitolini, è il Roma Doc bianco. Un vero e proprio alito di ponentino sulle tavole dei romani e dei turisti che approdano nella Città eterna e scelgono magari di gustare un proverbiale piatto di tonnarelli cacio e pepe che col bianco di Roma si sposano alla perfezione.

Il vitigno principale in tal senso non poteva che essere la Malvasia del Lazio, quell’uva così particolare, segnata da piccoli nei sulla buccia degli acini che la rendono unica e capace di conferire al vino il caratteristico colore giallo paglierino con riflessi verdognoli che corrispondono a un aspetto olfattivo avvolgente, con note intense di frutta matura, in particolare albicocca e melone, e tenui sensazioni agrumate e di muschio aromatico.

Il gusto del Roma Doc bianco risulta nel complesso armonico, grazie all’elegante mineralità, massima espressione della natura vulcanica dei suoli delle Colline Romane.

Da servire ad una temperatura di 12° nel caratteristico bicchiere a tulipano capace di conservare e centellinare al meglio i numerosi e freschi odori volatili caratteristici di questo chiaro e gustoso nettare.

Roma Doc Rosso: un divertissement nel segno della tradizione italiana

Il fortunato turista alle prese con una meravigliosa vacanza romana, così come il sapiente oriundo appassionato del buon gusto, potrà quindi procedere nel suo desinare passando a un goloso secondo a base di carne cucinata alla romana: i celeberrimi saltimbocca il cui complice perfetto, neanche a farselo dire due volte, è proprio il Roma Doc Rosso.

Figlio naturale delle due bacche nere italiane per eccellenza: il Montepulciano e il Sangiovese, alla vista percepita attraverso i cristalli del calice ballon, adatto a valorizzare la natura morbida e vellutata di questo rosso gentile, appare di quella colorazione violacea tipica della buccia di melanzana nera.

Le note di frutta rossa matura che si manifestano all’olfatto sono decise. In particolare, si percepiscono profumi di ciliegia, mora e prugna con sentori di spezie e armonica vaniglia derivanti dal passaggio in legno.

In generale, al gusto, Roma Doc rosso è un vino di buona complessità, dove forza e struttura sono in simbiosi con l’eleganza e l’armonia. Ottimo il potenziale evolutivo e la persistenza dei sapori che si esaltano all’arrivo in tavola alla temperatura di 16/18°.

Il buon umore che accompagnerà il buongustaio al termine di un pranzo così gustoso e nobilmente accompagnato sarà uno dei souvenir perfetti della nostra Città Eterna. Biglietto da visita e di sicuro ritorno al cospetto delle nostre tavole e dei vini testimoni di una storia millenaria.